Storia di un capo cultLa t-Shirt
A chiunque tu possa chiedere quale è il capo più comune, ma nello stesso tempo famoso al mondo, tutti avrebbero una sola risposta:
la T-Shirt!
La sua storia ha origini che risalgono a sperimentazioni portate avanti durante il XIX secolo volte a trovare un capo comodo, pratico ed elastico.
Nel 1904 l’azienda di abbigliamento intimo Cooper Underwear Company, lancia una maglia senza bottoni e con il collo a giro, definendola “canottiera per scapoli”.
Il capo ebbe successo e la marina americana la adottò come dotazione dei marinai che, l’avrebbero indossata sotto la divisa.
Già dall’inizio del XX secolo si inizia a pensare alla maglia intima come ad un capo che poteva avere altri utilizzi, sebbene fino ad allora veniva considerato sconveniente presentarsi in pubblico vestiti solo di essa.
Nel 1920, lo scrittore Francis Scott Fitzgerald utilizza per questo capo il termine T-Shirt nel romanzo: “Di qua dal Paradiso”.
Ma è 20 anni più tardi che le magliette entrano a far parte dell’abbigliamento quotidiano dei giovani, che iniziarono anche a personalizzarle con scritte, toppe e frange.
A chiunque tu possa chiedere quale è il capo più comune, ma nello stesso tempo famoso al mondo, tutti avrebbero una sola risposta:
la T-Shirt!
La sua storia ha origini che risalgono a sperimentazioni portate avanti durante il XIX secolo volte a trovare un capo comodo, pratico ed elastico.
Nel 1904 l’azienda di abbigliamento intimo Cooper Underwear Company, lancia una maglia senza bottoni e con il collo a giro, definendola “canottiera per scapoli”.
Il capo ebbe successo e la marina americana la adottò come dotazione dei marinai che, l’avrebbero indossata sotto la divisa.
Già dall’inizio del XX secolo si inizia a pensare alla maglia intima come ad un capo che poteva avere altri utilizzi, sebbene fino ad allora veniva considerato sconveniente presentarsi in pubblico vestiti solo di essa.
Nel 1920, lo scrittore Francis Scott Fitzgerald utilizza per questo capo il termine T-Shirt nel romanzo: “Di qua dal Paradiso”.
Ma è 20 anni più tardi che le magliette entrano a far parte dell’abbigliamento quotidiano dei giovani, che iniziarono anche a personalizzarle con scritte, toppe e frange.
Nel corso anni 50, grazie all’industria cinematografica hollywoodiana, la t-Shirt fa il suo ingresso ufficiale nel mondo della moda.
Marlon Brando e James Dean la sfoggiano sotto il giubbino di pelle insieme ai jeans, consacrando definitivamente la maglia in cotone girocollo a capo cult.
Grazie a queste star del cinema, i giovani dell’epoca furono tutti spinti ad indossarla e la elessero come simbolo di ribellione contro le generazioni precedenti.
Dall’inizio degli anni 60 in poi, la T-shirt diventa un modo per esprimersi e sulla quale esibire messaggi, pensieri e slogan.
Durante gli anni ’70 si iniziò a utilizzare questo tipo di maglia in ambito sportivo, mentre negli anni ’80 iniziò a diffondersi su larga scala la t-shirt decorata con immagini o scritte.
Oggi la t-shirt è considerata un capo d’abbigliamento non formale, sicuramente adatto all’attività sportiva, ma anche da usare in situazioni in cui non è richiesto un look estremamente elegante; possiamo quindi definire la t-shirt come un capo “casual” con stile pratico e disinvolto.
Nel corso anni 50, grazie all’industria cinematografica hollywoodiana, la t-Shirt fa il suo ingresso ufficiale nel mondo della moda.
Marlon Brando e James Dean la sfoggiano sotto il giubbino di pelle insieme ai jeans, consacrando definitivamente la maglia in cotone girocollo a capo cult.
Grazie a queste star del cinema, i giovani dell’epoca furono tutti spinti ad indossarla e la elessero come simbolo di ribellione contro le generazioni precedenti.
Dall’inizio degli anni 60 in poi, la T-shirt diventa un modo per esprimersi e sulla quale esibire messaggi, pensieri e slogan.
Durante gli anni ’70 si iniziò a utilizzare questo tipo di maglia in ambito sportivo, mentre negli anni ’80 iniziò a diffondersi su larga scala la t-shirt decorata con immagini o scritte.
Oggi la t-shirt è considerata un capo d’abbigliamento non formale, sicuramente adatto all’attività sportiva, ma anche da usare in situazioni in cui non è richiesto un look estremamente elegante; possiamo quindi definire la t-shirt come un capo “casual” con stile pratico e disinvolto.
2019: Nasce Diviso T-Shirt, la T-shirt d’autore dipinta a mano!
Sii te stesso, indossa te stesso, vesti Di.viso.
Per maggiori info contattaci o inviaci una email a: info@divisotshirt.it!
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